Salute
Di seguito trovate un’elenco delle principali patologie cui possono essere soggetti i border collie (per una trattazione più approfondita si rimanda a testi specialistici):
La CEA (Collie Eye Anomaly) o Anomalia dell’Occhio del Collie è una malattia ereditaria, caratterizzata da diversi livelli di compromissione della coroide (lo strato localizzato sotto la retina) che si verificano durante lo sviluppo dell’occhio. La malattia ereditaria non è progressiva, ma non esistono farmaci e non può essere trattata. Il sintomo principale nei cani affetti è l’ipoplasia in fase di sviluppo della coroide; la portata di questa malattia è diversa in ogni cane, e i sintomi vanno da lievi a molto gravi, fino alla cecità. Da diversi anni sono disponibili test genetici che consentono di testare i riproduttori.
La Lipofuscinosi Ceroide (CL) è una malattia ereditaria caratterizzata da degenerazione neuronale progressiva per accumulo di lipofuscine nei neuroni cerebrali. I sintomi clinici e il progresso della malattia comprendono un aumento dei tassi di irritabilità, con la possibilità di esplosioni di aggressività, allucinazioni, iperattività e crisi epilettiche. La maggior parte degli animali colpiti perde la capacità di coordinare le attività muscolari quotidiane, fino a sviluppare anomalie psicologiche e atassia (mancanza di coordinazione nei movimenti). Anche per questa patologia è disponibile un test genetico che permette di testarne la presenza o meno nei riproduttori.
La TNS (Trapped Neutrophil Syndrome) o Neutropenia Ciclica è una malattia che è stata originariamente rilevata in alcuni Border Collies in Australia e Nuova Zelanda negli anni ’90; è causata da un cattivo funzionamento del midollo che provoca una marcata riduzione del numero di neutrofili nel sangue periferico. A causa della grave neutropenia, i cani affetti sono costantemente soggetti a infezioni, e morte prematura. Anche per la TNS, come per la CEA e la CL, sono ad oggi disponibili test genetici che permettono di identificare i soggetti portatori.
ll gene MDR1 è responsabile della produzione di una glicoproteina che serve a garantire il trasporto di varie sostanze (tra le quali alcuni farmaci) attraverso la membrana delle cellule, in particolare a livello cerebrale. Una mutazione nel gene MDR1 genera la produzione di proteine non funzionali, e di conseguenza provoca una maggiore sensibilità ad alcuni farmaci, tra i quali l’ivermectina. I segni clinici in animali con mutazioni del gene MDR1 vengono espressi dopo l’utilizzo di determinati farmaci.
La displasia dell’anca è una patologia ereditaria ad eziologia multifattoriale, legata cioè a fattori genetici, ambientali e nutrizionali, che colpisce l’articolazione coxo-femorale. Il termine displasia indica un’anomalia nella formazione dell’articolazione, e si evidenzia come una mancanza di congruenza articolare fra la testa del femore e la cavità acetabolare che lo deve accogliere. Il grado di displasia non è rapportato alla presenza di sintomi (zoppia), per cui tutti i riproduttori dovrebbero essere testati con lastre ufficiali effettuate dopo l’anno di età.